Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge nasce dall'esigenza di attribuire un riconoscimento ai nostri valorosi soldati che hanno servito la Patria, spesso pagando anche con la propria vita, durante il secondo conflitto mondiale. Analogo provvedimento fu adottato, infatti, per i soldati della guerra del 1914-1918, con l'istituzione dell'Ordine di Vittorio Veneto, con onorificenze e decorazioni al merito e un assegno vitalizio, nonchè una medaglia in oro come ricordo.
      L'istituzione dell'«Ordine del Tricolore» vuole essere un atto di riconoscenza da parte del nostro Paese verso coloro che hanno dato un significativo contributo per la conquista della libertà e della democrazia. Del resto, tale iniziativa fu approvata nella XIII legislatura da un ramo del Parlamento (vedi atto Senato n. 4779), ma purtroppo la scadenza naturale della stessa impedì la conclusione dell'iter legislativo.
      Allo stesso modo, non si è concluso l'iter di altri progetti di legge in materia, avviato alla Camera nella XIV legislatura (atti Camera n. 577 e abbinati).
      L'onorificenza è conferita a tutti coloro che prestarono servizio militare per almeno tre mesi nelle Forze armate italiane durante la guerra del 1940-1945, ai militari ed invalidi, titolari di pensioni di guerra e ad ex prigionieri ed internati nei campi di concentramento; a differenza della medaglia d'oro dei cavalieri di Vittorio Veneto, l'insegna dell'ordine è costituita da una croce in bronzo, con il tricolore al centro e strisce azzurre, le cui caratteristiche sono definite con decreto del Ministro della difesa. A capo dell'Ordine vi è il Presidente della Repubblica, che nomina il Presidente e il Consiglio dell'Ordine su proposta del Ministro della

 

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difesa, così come l'onorificenza stessa viene conferita con decreto del Presidente della Repubblica su proposta dello stesso Ministro.
      Per ottenere tale riconoscimento gli interessati devono presentare domanda al Ministero della difesa, con la necessaria documentazione, esente da imposta di bollo.
      L'onore conseguente all'applicazione della legge è stato valutato in 10.500.000 euro, che saranno reperiti nel fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze.
 

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